27/02/17

Fuggire a La La Land

La La Land = crearsi il proprio mondo immaginario, pensare che ciò che è impossibile possa diventare realtà in un mondo parallelo al nostro.

Ed è proprio in questo mondo che Mia, aspirante attrice, e Sebastian, pianista jazz, si rifugiano assieme sin dal loro primo e casuale incontro. 

Due protagonisti che si incrociano in un istante particolare della loro vita, in un momento di frustrazione in cui entrambi sono intrappolati in una realtà sin troppo vera che impedisce loro di realizzare i propri sogni.

Trovano però un modo bizzarro di evadere dalla deludente quotidianità... fuggire a Lalaland!
Si nascondono in un luogo in cui il tempo si ferma e dove tutto ciò che prima si poteva soltanto sognare diventa realtà. D'altronde capita spesso di tuffarsi in personalissimi universi fantastici, sopratutto inseguendo le proprie passioni... dove tutto è più leggero ed emozionante e i problemi veri per un momento non esistono più.
Il passaggio dal mondo reale a quello immaginario comunque è enfatizzato da sequenze molto differenti tra loro, in cui l'alternarsi di colori, suoni e paesaggi lascia lo spettatore con occhi meravigliati e perché no, disorientati. Scene stravaganti apprezzabili solo lasciandosi coinvolgere dalle atmosfere e dagli stati d'animo dei personaggi.
Assieme a questo è fondamentale la colonna sonora, uno dei punti forti del film, davvero splendida a mio parere, che si ripete più volte accompagnando ogni istante della storia, felice o malinconico che sia. 

La pellicola è un omaggio ai musical anni cinquanta e sessanta, ma viene rivisitata in una chiave moderna che può piacere anche ai non amanti del genere. Certo, è una storia d'amore. Ma no, non è la classica storia d'amore dal finale scontato. Sì, è un film in cui per una buona parte del tempo potresti vomitare cuoricini glitterati, ma questi fanno da accompagnamento a una narrazione fatta anche e soprattutto di Passioni, Sogni e Tenacia.

E quindi che altro dire?
Sicuramente per guardarlo non bisogna essere prevenuti pensando si tratti solo di un vortice di unicorni e arcobaleni. E poi, insomma, smettetela di fare i cuori di pietra, che anche se c'è un po' di viva l'ammore va bene così!

Infine, per rispondere alla fatidica domanda "ma cosa avrà mai di così speciale da meritare tutte quelle nominations e premiazioni agli Oscar? non potete far altro che scoprirlo da voi, godendovi ogni singolo momento di questa storia immergendovi nella City of stars dei protagonisti.


di Claudia Ruscigno

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