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18/07/14

Disavventure di una nonna sorda #5

Squilla il telefono, mi sveglio. Nessuno risponde. Aspetto un po' ma quello continua a suonare.  Che palle, scendo dal letto, corro rincoglionito giù per le scale e afferro la cornetta.

Cervello: ''Pronto?''
Nonna: ''Uè, mini-Cervè!''
Cervello: ''Ciao nonna, sono Cervello.''
Nonna: ''Ah hai fatto la voce uguale a tuo fratello!''
Cervello: ''Ma...'' (dato che sono io il più grande sarà il contrario forse!)
Nonna: ''Ma ti sei appena svegliato?''
Cervello: ''Eh sì.''
Nonna: ''Ah ecco, è per quello che hai la voce così allora. Come stai?'''
Cervello: ''Eh può essere. Tutto bene tutto bene.''
Nonna: ''E papà ci sta?''
Cervello: ''No è via, non c'è nessuno.''
Nonna: ''Eh, passami papà allora.''
Cervello: ''No nonna, è via non c'è.''
Nonna: ''Eh allora passamelo.''
Cervello: ''No non c'è il papà, è andato viaa!''
Nonna: ''E passamelo allora ià!''
Cervello: ''NONNA! IL PAPA' NON C'E', E' ANDATO VIA!''
Nonna: ''Ahhh non ci sta?''
Cervello: ''Ehhh!''
Nonna: ''Ah vabbuò, allora richiamo più tardi.''
[segue piccola discussione a tema studi che censuro senza alcun rimorso]
Cervello: ''Okkkei! Gli dico io di richiamarti tranquilla. Ciao nonna.''
Nonna: ''Ciao cià.'' :*

29/04/13

Decibel over nine thousand: il nonno che se ne infischiava dell'inquinamento acustico!

Nadal, il lato oscuro della forz..
Ehmm, del tennis, del tennis!
Si era più giovini di adesso, facciamo una cosa come un certo numero di anni fa, e io per cui ne avevo quindici, grossomodo. A quei tempi il Cervello sognava una carriera da tennista, bramava con tutto il core che la sua massa muscolare si sviluppasse bella forte e armoniosa come quella dei veri tennisti: metà corpo muscoloso e l'altra metà degna d'un pensionato. Insomma io volevo fare il ballerina tennista, e in quella torrida primavera si stava facendo uno dei primi incontri a squadre contro un altro circolo tennistico vicino. Noi si era i padroni di casa, loro gli ospiti.

Dunque l'eccitazione e la felicità erano tante. Si era nel momento in cui il compagno di squadra tentava di tener testa al Nadal avversario, che chiamo Nadal 1) perché era fortino, e 2) perché tutti i cattivi (si, i miei avversari li chiamo sempre ''i cattivi'', mentre io ovviamente gioco per le forze del bene chiaramente) li identifico come Nadal, l'acerrimo nemico di Roger Federer, mio tennista preferito nonché difensore delle forze del bene. Fate conto che Federer per me è un po' come Goku, ecco.
Era caldo, la partita si svolgeva in un campo coperto, perché quegli ingestiti del mio circolo non avevano ancora deciso di toglierlo e sicché fuori all'aperto erano 25 gradi, dentro 35. Un forno. E io ero nel pubblico a vedere questi due tennisti intenti a farsi la sauna e ogni tanto a giocare al giuoco del tennis.

Il momento era ricco di hype e tensione, credetemi. C'era nervosismo nell'aere. I due tiravano sassate a destra e a manca, urlando ad ogni colpo come fossero dei guerrieri, e il pubblico li incitava, era con loro, sudato come loro, pieno di grinta proprio come loro. Uahh, uhaaa, ieeeh!!! urlavano i due giocatori.

Piccola parentesi prima di continuare: il tennis è uno sport in cui il pubblico deve far silenzio. Mentre c'è lo scambio non si deve sentir volare una mosca, chiaro? Quando poi finisce il punto possono starci gli applausi, le esultanze, le donne che sventolano tette al vento e compagnia bella, ma durante lo scambio MUTI!

E ora arriviamo al dunque. Momento di estremo silenzio, scambio furioso. Ed eccolo... 
TARARARARARARARNANANAN!!!! TARARARANANANNANN!!!!
Tutti si girano verso di me. Un telefono sta suonando con la suoneria più power che possiate immaginare.
TARARANANANAN!!! TARARANANNANANA!!!
... E' il telefono di mio nonno.
''Nonno dai dai rispondi cavolo, veloce veloce!!!''
TARARARARARANNAN!!! TARARARARANNANAN!!!
Il nonno in tutta risposta, circondato dagli sguardi assatanati del pubblico e pure dei giocatori che tentano di ricominciare la partita, estrae con estrema calma zen il telefono dalla tasca e...
TARARARANANAN!!! TARARARARANANANAN!!!
... guarda chi lo sta chiamando prima di rispondere. Uno, due, tre, quattro secondi. Non c'è fretta per lui. Lo fa lentamente, avvicinando lo sguardo e aggiustando meglio gli occhiali per leggere bene chi sarà il suo interlocutore.
''Nonno cavolo dai! Rispondi non metterti pure a guardare!'' gli urli/sussurri tu, rosso e sudato per l'epica scena di merda che stai vivendo e che lui non s'accorge affatto d'aver scatenato.
TARRARANANANA!!! TARARARANRARAA!!!
''Nonno, cazzo...!!!''
E finalmente clicca il tasto verde della cornetta e ci sono i due secondi di silenzio più silenziosi che la storia dell'umana umanità abbia mai potuto udire...
...
...
Tutti sono lì, con le orecchie tese, quasi pronti a sospirare e gioire mentalmente per quella pace finalmente arrivata. Ma non sanno cosa ha in serbo per loro il nonno...

Seconda piccola parentesi. Mio nonno è napoletano. Ora, non so se lo sapete, ma i napoletani hanno per natura una conformazione della gola e delle corde vocali che permette loro di parlare a toni e volumi almeno tre volte superiori a quelli di qualunque normale essere umano sulla faccia della Terra. Questa è la mia modestissima teoria al riguardo insomma. Ma lasciamo da parte le lezioni di antropologia e anatomia e torniamo a noi...
Anche Vegeta si stupisce del potente livello
di decibel scatenato dal nonno. Che aura potentissima!



Momento di silenzio. Due secondi che sembrano non finire mai...
Nonno:''.......... PRONTO!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!''
Esplodono timpani, fuoriescono occhi dalle orbite, tennista in procinto di servire la battuta manca la pallina e finisce il potente colpo tirandosi una racchettata sullo stinco... Sono momenti di ansia, di agitazione frenetica, di paura, stupore, incredulità e chiaramente di estremo nonchalance da parte del nonno. Io ovviamente, avvampo dall'imbarazzo.
''WE PINA, COME STAI!? TUTTO BBENE?!''
Mondo boia, tu non credi a ciò che sta accadendo! Si mette pure a rispondere?!?!
''Nonno, cazzo! Dai vieni fuori!'' gli dici facendoti pure scappare una parolaccia. Lo afferri per un braccio e gentilmente, scusandoti col pubblico e osservando lo sconcerto e le risate dei tuoi compagni di squadra lo accompagni fuori dal campo coperto.

Finalmente sei fuori, i dieci gradi in meno si fanno sentire tutti,  ti rilassano lo spirito, ti riportano ad uno stato di sanità mentale quasi vicina alla soglia socialmente accettata prima che possano rinchiuderti in manicomio. Tu, lì dentro a guardare la partita, e lo decidi con estrema convinzione, non ci tornerai più! Grazie nonno per il bel momento <3

18/06/12

E questa è l'altra nonna -.-''

Se una nonna ce l'ho sorda, e al di là di qualche fastidio ci si ride pure su, l'altra ce l'ho disperatamente tonta alla guida!

No forse ci sono andato leggero. E' un pericolo pubblico!

Insomma, il mio mini-me (mio fratello) doveva andare a nuoto accompagnato appunto dalla cara nonna e io, che me ne stavo a casa a cazzeggiare allegramente studiare ho ben pensato di sfruttare tale evento per farmi dare un passaggio fino alla libreria, giusto perchè mi era arrivato l'incredibile fumetto Supergod! (fico!)

Sono la regggina dela strada!!! 
Iniziamo con i problemi base: le partenze sono sempre violente, le frenate, anche quelle minime, ti fanno scattare la cintura schiacciandoti lo sterno e la panza (sentivo tipo la pasta al ragù che tornava su),  e le sterzate non sono propriamente dolci. Tutto abbastanza sopportabile però dai, se non fosse per il fatto che ogni due minuti si toglieva e rimetteva gli occhiali... ''Perchè nonna, perchè lo fai!?''

Arriviamo però al dunque! Strada dritta, siamo su una statale. Abbiamo un motorino davanti, che da bravo ragazzo se ne sta a lato della strada, e una macchina almeno a 200m ferma in mezzo la carreggiata, che aspetta il passaggio delle auto della corsia opposta per svoltare in una via a sinistra. Ecco... La nonna supera con nonchalance il motorino e fila dritta ancora più forte per la sua strada, tutta gasata dal sorpasso appena compiuto

CervelloBacato (penso): ''C'è una macchina ferma in mezzo la strada che aspetta di svoltare. Sicuramente l'ha vista. E' lì ferma!''
Nonna: Va ai 90 spensierata e felice (io lo so che s'è montata la testa dopo il sorpasso) dritta dritta verso l'auto ferma che attende di svoltare
CervelloBacato: ''Nonna occhio!''
Nonna: Va via dritta, non fa una piega.
CervelloBacato (penso): ''Manca pochissimo. Deve averla vista....''
Nonna: Ancora imperterrita con la sua andatura.
CervelloBacato: ''Nonna la macchina ferma! Frena frena frena frena!!!
Nonna: Tira un ''inchiodone'' fermandosi a due metri dalla macchina.
CervelloBacato: ''Nonna cazzo! Ma sai guidare!?''
Nonna: ''Ah si ma... L'avevo vista! Non aver paura!'' (mi ride addosso parlando)
CervelloBacato: ''No che non l'avevi vista falsa!''
Fratellino seduto dietro (senza troppi giri di parole): ''Io mi son cagato sotto!''

Ecco insomma ci stavo per lasciare le penne! Paura! Che poi è andato tutto bene nel ritorno, a parte un'immissione in rotonda senza guardare con automobilista incazzato che le suonava furiosamente addosso.

Ma questi sono dettagli no? Infondo poteva andarmi peggio. Avrei potuto beccare una di quelle nonnine che vanno leeeeenteeeeeeeeee ma leeeeeeenteeeeeeee che farebbe in tempo a crescermi quest'agognata barba!

Vabè tranquilli non entro più in macchina con lei ;) A presto con un commentino su Supergod! ;)


10/06/12

Disavventure di una nonna sorda #4

Domani Lei se ne ritorna a casa, e non la vedrò più per molto tempo. Niente più perle perciò :( Questa per ora è l'ultima, spero di riuscire a beccarne almeno un'altra ;)

Io, Nonno Michele, Nonna

Nonno: ''Ma gli esami orali mò quando li hai?''
CervelloBacato: ''Domani domani!''
Nonna: ''Eh? Domani ci stà Carlo Conti?'' 
Nonno: ''A vabbuò. E non studi?''
CervelloBacato: ''Si sto studiando delle cose qui dal computer.''
Nonna: ''Miché, n'agg capit'. Quando ci stà Carlo Conti?''
CervelloBacato (che a stento trattiene le risate): ''Nonna non centra niente Carlo Conti! Stiamo parlando dell'esame di domani tranquilla!''
Nonna: ''Aah vabbé scusate non avevo capit'!''

P.s Ma dove diavolo l'ha tirato fuori Carlo Conti?!?!?!

09/06/12

Disavventure di una nonna sorda #3

In un momento di silenzio. In casa io, Nonna e Nonno Michele

Nonna: ''Miché ci sono i tuoni?''
Nonno: ''Mica sta piovendo!''
Nonna: ''Ch'è?! Sta piovendo?''
CervelloBacato: ''Nonna non sta piovendo e non c'è nessun tuono! Dove li senti i tuoni?'' (pensando ''Tu che non ci senti proprio!'')
Nonna: ''Eccolo l'hai sentito?''
CervelloBacato: ''Nonna è il rumore della chat...''
Nonna: ''Di che?! A quindi non ci sta il temporale?''
CervelloBacato: ''Ah lascia perdere e no, non c'è il temporale, tranquilla nonna.''
Nonna: ''A vabbuò meno male, che ci stanno i panni stesi e mi son'impensierita!''

Chat: Blup!
Nonna: Mi guarda con aria dubbiosa.

06/06/12

Disavventure di una nonna sorda #2

Mamma in cucina, io sul divano, nonna di fianco a me a sferruzzare.

Mamma: ''Signora il tonno ve lo metto nell'insalata?''
Nonna: ''....'' continua imperterrita col suo lavoro.
Mamma: ''Signora il tonno?''
Nonna: ''....''
CervelloBacato: ''Nonnaaaaa! Il tonno te lo mette?''
Nonna: ''Eh!? A ddò stà o nonno?''
CervelloBacato: ''Il TONNO, nell'insalata! Ma ce l'hai l'apparecchio nonna?''
Nonna: ''Eh no quello mò me lo sò dimenticata pecchè... Mi irrita! Ma tu urlami nell'altro orecchio che là ci sento buono!''
CervelloBacato: -_-''
Mamma (anche se è in cucina e non la vedo): -_-''

Disavventure di una nonna sorda

Rumore: ''Prrrrrr''
Nonna: ''Ch'è il telefono?! Mò rispondo io!''
CervelloBacato: ''E' il forno!''
Nonna: ''Eh!? E' fuori? Mò apro io!''
CervelloBacato: ''E' il forno Nonna!''
Nonna: ''Aahh vabbè!''