Don Jon è una commedia romantica che prende per il culo le commedie romantiche, e Joseph Gordon-Lewitt qui attore, regista e sceneggiatore mette in scena la frizzante e semi porno storia di un ragazzo che col porno ha un rapporto di assoluta venerazione e dipendenza.
Ci sono poche cose nella vita che mi interessano veramente:
il mio corpo, la mia tana, il mio bolide, la mia famiglia, la mia chiesa, i miei amici, le mie ragazze ed il mio PORNO!
Quel nostro conquistadores di tuberi che è il protagonista quindi, oltre alle sopracitate passioni, ha in particolare il pallino per il sesso, sì beh, come tutti gli uomini,
chiaro! Il punto è che lui se ne riesce spupazzare una diversa a sera, e questo non è come tutti gli uomini,
chiaro!, ma probabilmente se sei Joseph Gordon-Lewitt ce la puoi fare, e non perché sei lo sceneggiatore del tuo stesso film, ma perché sei (a quanto dice la vaginosfera tutta) un figone irresistibile.
Il suo allegro strombazzare va avanti ripetitivamente e tranquillamente senza problemi finché non entra in scena Scarlett Johansson, qui una Barbara davvero gnocchissima, una tipa da 10, che fa innamorare il nostro protagonista. Rullo di canguri e... inizia la classica commedia romantica?
Ebbene no! O meglio, lei vuole cambiare lui, lui si fa cambiare da lei, che sapete, il potere della gnocca è più forte del nucleare, per dire!, ma lui ha questa cosa che preferisce il porno alla donna vera e che rende il classico canovaccio commedioromanticheggiante un po' diverso dal solito. Jon ne è dipendente, lo idealizza, crede mostri qualcosa di reale, e non trova soddisfazione e corrispondenza tra ciò che è il porno e ciò che è l'amplesso vero e proprio. Si arriva quindi a... PROBLEMI!
Il film mostra allora le crisi della coppia giovane, causati dell'aspetto porno dipendenza e aspettative da una parte, e dall'altra dal lavaggio del cervello che la società coi suoi mille tentacoli compie sulla donna, che grazie anche alle commedie romantiche ad esempio, le inculca nella testa uno stereotipo di uomo benestante, regola tempistiche di coppia e promuove il modello casa-famiglia-matrimonio e caro mio ciccio t'ho fregato e ora sei come ti voglio io!
Uomo e donna quindi hanno preconcetti che li schiavizzano e li rendono... piatti, un po' stupidi se inconsapevoli di questo, e un po' delle merde se ne sono consci (tubero's power).
L'aspetto piacevole che il nostro Josephino riesce a trovare però, sta tutto nel fatto che qui non c'è il solito rincorrersi, il solito sentimentalismo, la solita sdolcinosità. Ci si riesce pure a distanziare dal classico tema del vero amore, qui scartato in favore dell'intesa, mentale ma non per questo priva dell'attrazione fisica, che è il vero nocciolo della questione sia qui nella finzione tanto quanto nella realtà, punto che viene generalmente scordato e ignorato perché tutti e tutto vanno in una certa direzione e così si deve fare.
Jon allora questa intesa non sa bene descriverla, non sa se è amore, parola di cui si abusa e di cui anche lui si riempie facilmente la bocca, ma sa coglierla al volo e ciò lo fa sentire bene.
Don Jon! Un film ironico, frizzante, pieno di gnocca, con buonissimi spunti sulle differenza tra uomo e donna e con una visione satirica sulle coppie finte e costruite che vanno avanti di inerzia e per convenzioni sociali. Un film che parla anche di qualcosa di più serio e profondo, e che riesce a mettertelo lì tra una sorriso e l'altro, tra una pippa e un fazzoletto sporco, tra due chiappe di marmo della Scarlett, e tra una cantata a squarcia gola in macchina che ti fa sentire felice come un bambino, libero, pieno di qualcosa che sì, è amore forse, è star bene di sicuro:
buone vibrazioni che investono tutti.